Il pastore olandese, di aspetto molto simile al pastore belga malinois, nasce in Olanda come cane da gregge, per tenere lontano i predatori dagli animali allevati. Agli inizi del secolo scorso, la razza viene impiegata dalla polizia come cane da cerca e seguito. La conoscenza di questa razza e la diffusione di conseguenza sono limitate: si contano meno di cinque allevamenti riconosciuti ENCI-FCI nella Penisola. Soltanto nel 1898 viene riconosciuta come
razza ufficiale e con l’attribuzione di uno standard.
Si presenta come un cane di taglia media, con struttura muscolare potente e armonica, testa proporzionata al corpo con orecchie erette, mantello tigrato a pelo liscio o a pelo ruvido che non necessita di toelettatura particolare o costosa.
Essendo stato abituato da millenni a vivere a stretto contatto con l’uomo, il pastore olandese è docile, vigile, agile, dinamico, rapido e un abile saltatore, rustico e piuttosto resistente alla fatica. Allevato da sempre all’aperto, conserva ancora oggi la capacità di adattarsi all’ambiente esterno e alle avverse condizioni climatiche.
La straordinaria intelligenza fa di questa razza una garanzia per le “giovani” unità cinofile che negli ultimi anni la prediligono per l’addestramento alla ricerca di sostanze. Non mancano certamente gli appassionati di sport che intraprendono percorsi di agility e difesa scoprendo e riscoprendo la versatilità di un cane sempre pronto a soddisfare le richieste del proprietario.